Trasmettiamo e pubblichiamo il comunicato di Viviana Verri e Alessia Araneo, Consigliere regionali M5S Basilicata:
“I bandi annunciati dall’Assessore allo Sviluppo Economico, Francesco Cupparo, per un totale di 291 milioni di euro a favore delle imprese lucane, ripropongono un modello di finanziamento ormai superato, che rischia di escludere ancora una volta le nuove realtà imprenditoriali e le startup dal sostegno pubblico.
La logica adottata continua a basarsi, infatti, sull’erogazione dei contributi a fondo perduto solo dopo la rendicontazione delle spese, imponendo alle imprese di anticipare l’intero investimento, compresa l’iva.
Questo criterio penalizza soprattutto chi non dispone di liquidità immediata e favorisce le aziende già consolidate che hanno maggiore accesso al credito e possono permettersi di attendere il rimborso.
Un altro aspetto critico riguarda la possibilità di ottenere un anticipo del contributo solo attraverso una fideiussione, un vincolo che può rappresentare un ulteriore ostacolo per le imprese neo-costituite.
Con questo meccanismo si rischia di assistere ancora una volta ad una distribuzione squilibrata delle risorse, con i fondi che finiscono nelle mani delle stesse realtà imprenditoriali, mentre chi vuole innovare e avviare una nuova attività si trova escluso dal sistema.
Per rendere i bandi più efficaci e realmente accessibili, proponiamo l’introduzione di un modello misto che affianchi al contributo a fondo perduto un finanziamento agevolato, coprendo fino al 100% dell’investimento, in modo da abbattere il fabbisogno iniziale di liquidità per le imprese.
Un’impostazione simile è già stata adottata con successo da altre regioni attraverso strumenti come il programma “Resto al sud” di Invitalia.
Sostenere l’imprenditoria significa creare le condizioni affinché chi vuole avviare un’attività non sia costretto a rinunciare per mancanza di risorse iniziali.
È indispensabile che la regione adegui i propri strumenti di finanziamento a questa esigenza, affinché le nuove imprese possano avere un accesso equo ai fondi pubblici.
Invitiamo, per questo, la giunta regionale a riconsiderare l’impianto degli avvisi pubblici, affinché le misure di sostegno non si limitino a premiare le realtà già affermate, ma diventino davvero un’opportunità di crescita e innovazione per l’intero sistema economico lucano”.
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