La Commissione Europea intende proporre quest’anno un progetto di legge che consenta agli assicuratori, alle società di leasing e alle officine di riparazione un accesso equo ai preziosi dati dei veicoli, secondo il suo piano d’azione per il settore automobilistico che sarà pubblicato mercoledì.
Se otterrà l’appoggio degli Stati membri, la legge potrebbe porre fine alla lotta tra gruppi di servizi automobilistici, Big Tech e case automobilistiche che cercano di monetizzare i dati di bordo per sviluppare nuovi prodotti e servizi.
I dati coprono qualsiasi cosa, dalle abitudini di guida al consumo di carburante e all’usura degli pneumatici, e gli analisti hanno affermato che il mercato delle auto connesse potrebbe valere centinaia di miliardi di euro entro la fine del decennio.
La proprietà dei dati non è chiaramente definita dalla legge dell’UE, il che ha portato all’attuale controversia sull’accesso.
“A causa delle numerose specificità dei veicoli a motore connessi e del loro potenziale di apertura di nuove opportunità commerciali, tra cui la ricarica bidirezionale e intelligente, sono necessarie misure complementari”, si legge nella bozza del piano d’azione dell’industria automobilistica visionata da Reuters.
“La Commissione adotterà pertanto misure adeguate, tra cui una proposta legislativa sull’accesso ai dati dei veicoli, per consentire all’intero ecosistema automobilistico di raccogliere i benefici dei dati dei veicoli connessi”, si legge nella bozza, con la proposta prevista per quest’anno.
Le case automobilistiche hanno messo in guardia contro una legislazione che potrebbe imporre loro obblighi generalizzati e hanno anche avvertito dei rischi per i segreti commerciali e per l’uso improprio dei dati.
L’industria automobilistica ha inoltre espresso la preoccupazione che le Big Tech possano presto dominare i sistemi di infotainment sui cruscotti delle auto. Google e Apple di Alphabet hanno già preso piede nel mercato. (Servizio di Foo Yun Chee; redazione di Barbara Lewis)
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